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Vertigine e instabilità

GRIMALDI MAURIZIO • gen 16, 2024
Vertigine e instabilità

La vertigine è un termine utilizzato per descrivere una serie di sensazioni, come la sensazione di movimento del proprio corpo o dell’ambiente esterno, di svenimento, di stordimento, di debolezza o di instabilità. I disturbi dell’equilibrio che danno la falsa sensazione di girare o di muoversi o di vedere la rotazione dell’ambiente attorno sono più propriamente chiamate vertigini. Le vertigini sono uno dei motivi più comuni per cui gli adulti si recano dal medico. Vertigini frequenti o costanti possono influenzare significativamente la vita. Ma raramente le vertigini segnalano una condizione di pericolo di vita. Il trattamento delle vertigini dipende dalla causa e dai sintomi. Di solito è efficace, ma il problema può ripresentarsi.



  • Sintomi

    Le persone che soffrono di vertigini possono descriverle come una qualsiasi delle seguenti sensazioni:

    un falso senso di movimento o di rotazione della propria persona o dell’ambiente esterno (vertigini)

    giramenti di testa o sensazione di svenimento

    instabilità o perdita di equilibrio

    Sensazione di galleggiamento, stordimento o sensazione di testa pesante.

    Queste sensazioni possono essere scatenate o peggiorate camminando, alzandosi o muovendo la testa. Le vertigini possono essere accompagnate da nausea e vomito o essere così improvvise e gravi da richiedere di sedersi o sdraiarsi. L'episodio può durare secondi, ore o giorni e può ripetersi.

    Quando rivolgersi al medico

    In generale, è bene rivolgersi al medico in caso di vertigini ricorrenti, improvvise, gravi o prolungate e inspiegabili e sarebbe comunque più utile farsi visitare in presenza dei sintomi poiché nella fase acuta si possono evidenziare segni clinici che orientato verso la diagnosi.

    Consultare un medico otorino in urgenza oppure recarsi ad un pronto soccorso se si verificano nuovi e gravi capogiri o vertigini insieme a uno dei seguenti sintomi:

    • cefalea improvvisa e grave
    • dolore al petto
    • Difficoltà di respirazione
    • Intorpidimento o paralisi di braccia e gambe
    • Svenimento
    • Visione doppia
    • Battito cardiaco rapido o irregolare
    • Confusione o eloquio confuso
    • Inciampo o difficoltà a camminare
    • Vomito continuo
    • crisi epilettiche
    • Cambiamento improvviso dell'udito
    • Intorpidimento o debolezza del viso

  • Cause

    Le vertigini hanno molte cause possibili, tra cui disturbi dell'orecchio interno, cinetosi ed effetti dei farmaci. A volte sono causate da una condizione di salute sottostante, come una cattiva circolazione, un'infezione o una lesione.

    Il modo in cui le vertigini vi fanno sentire e i fattori scatenanti forniscono indizi sulle possibili cause. Anche la durata delle vertigini e gli altri sintomi presenti aiutano a individuare la causa.

    Problemi all'orecchio interno che causano vertigini.

    Il senso dell'equilibrio dipende dall'input combinato delle varie parti del sistema sensoriale. Queste includono:

    gli occhi, che aiutano a determinare la posizione del corpo nello spazio e il suo movimento

    I nervi sensoriali, che inviano al cervello messaggi sui movimenti e sulle posizioni del corpo.

    L'orecchio interno, che ospita sensori che aiutano a rilevare la gravità e il movimento in avanti e indietro.

    La vertigine è la falsa sensazione che l'ambiente circostante giri o si muova. In caso di disturbi dell'orecchio interno, il cervello riceve segnali dall'orecchio che non sono coerenti con quelli ricevuti dagli occhi e dai nervi sensoriali. Le vertigini sono il risultato della sofferenza funzionale del cervello per risolvere la confusione.

    Vertigine posizionale parossistica benigna (BPPV). Questa condizione provoca un'intensa e breve ma falsa sensazione di girare o muoversi. Questi episodi sono innescati da un rapido cambiamento di movimento della testa, come quando ci si gira a letto, ci si siede o si subisce un colpo alla testa. La BPPV è la causa più comune di vertigini.

    Infezione. Un'infezione virale del nervo vestibolare, chiamata neurite vestibolare, può causare vertigini intense e costanti. Se si verifica anche un'improvvisa perdita dell'udito, è possibile che si tratti di labirintite.

    Malattia di Meniere. Questa malattia comporta un accumulo eccessivo di liquido nell'orecchio interno. È caratterizzata da episodi improvvisi di vertigini che durano anche diverse ore. Si possono verificare anche perdite uditive fluttuanti, ronzii nell'orecchio e la sensazione di un orecchio tappato con senso di pienezza che può anticipare  e preannunciare la crisi vertiginosa.

    Emicrania. Le persone che soffrono di emicrania possono avere episodi di vertigini o altri tipi di capogiri anche quando non hanno un forte mal di testa. Questi episodi di vertigine possono durare da minuti a ore e possono essere associati a cefalea e sensibilità alla luce e ai rumori.

    Problemi di circolazione che causano vertigini

    Si possono avvertire vertigini, svenimenti o mancanza di equilibrio se il cuore non pompa abbastanza sangue al cervello. Le cause includono:

    Calo della pressione sanguigna. Un calo drastico della pressione arteriosa sistolica può provocare un breve giramento di testa o una sensazione di svenimento. Può verificarsi dopo essersi  alzati troppo rapidamente. Questa condizione è chiamata anche ipotensione ortostatica.

    Cattiva circolazione del sangue. Condizioni come cardiomiopatia, infarto, aritmia cardiaca e attacco ischemico transitorio possono causare vertigini. Inoltre, una diminuzione del volume del sangue può causare un flusso sanguigno inadeguato al cervello o all'orecchio interno.


  • Altre cause di vertigini

    Patologie neurologiche. Alcuni disturbi neurologici, come il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla, possono portare a una progressiva perdita di equilibrio.

    Farmaci. Le vertigini possono essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, come gli antiepilettici, gli antidepressivi, i sedativi e i tranquillanti. In particolare, i farmaci che abbassano la pressione sanguigna possono causare svenimenti se la abbassano troppo.

    Disturbi d'ansia. Alcuni disturbi d'ansia possono causare giramenti di testa o una sensazione di stordimento, spesso definita vertigini. Tra questi vi sono gli attacchi di panico e la paura di uscire di casa o di trovarsi in spazi ampi e aperti (agorafobia).

    Bassi livelli di ferro (anemia). Altri segni e sintomi che possono manifestarsi insieme alle vertigini in caso di anemia sono affaticamento, debolezza e pallore della pelle.

    Basso livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia). Questa condizione si verifica generalmente nelle persone con diabete che fanno uso di insulina. Le vertigini (giramenti di testa) possono essere accompagnate da sudorazione e ansia.

    Avvelenamento da monossido di carbonio. I sintomi dell'avvelenamento da monossido di carbonio sono spesso descritti come "influenzali" e comprendono mal di testa, vertigini, debolezza, mal di stomaco, vomito, dolore al petto e confusione.

    Surriscaldamento e disidratazione. Se si svolge un'attività fisica in un clima caldo o se non si bevono abbastanza liquidi, si possono avere vertigini dovute al surriscaldamento (ipertermia) o alla disidratazione. Ciò è particolarmente vero se si assumono alcuni farmaci per il cuore.

    Patologie del rachide cervicale. Una marcata artrosi cervicale con eventuali protrusioni o ernie discali associate a cervicalgia può facilmente associarsi a disturbi vertiginosi.


  • Fattori di rischio

    Tra i fattori che possono aumentare il rischio di vertigini vi sono:

    Età. Gli anziani hanno maggiori probabilità di avere condizioni mediche che causano vertigini, in particolare un senso di squilibrio. È anche più probabile che assumano farmaci che possono causare vertigini.

    Un episodio passato di vertigini. Se si è già sofferto di vertigini in passato, è più probabile che si soffra di vertigini in futuro.


  • Complicazioni

    Le vertigini possono aumentare il rischio di cadere e di farsi male. Le vertigini alla guida di un'auto o mentre si utilizzano macchinari pesanti possono aumentare la probabilità di incidenti. Si possono anche verificare conseguenze patologiche a lungo termine se una condizione clinica alla base delle vertigini  non viene adeguatamente trattata.

  • Diagnosi

    Se il medico sospetta che stiate avendo o possiate avere avuto un ictus, che siate anziani o che abbiate subito un trauma cranico, può ordinare immediatamente una risonanza magnetica o una TAC dell’encefalo.

    La maggior parte delle persone che si recano dal medico a causa delle vertigini vengono prima interrogate sui loro sintomi e sui loro farmaci e poi sottoposte a un esame fisico. Durante questo esame, il medico controllerà il modo in cui camminate e mantenete l'equilibrio e il funzionamento dei nervi principali del sistema nervoso centrale.

    Potrebbero essere necessari anche un esame dell'udito e vari test dell'equilibrio, tra cui:

    Test dei movimenti oculari. Il medico può osservare il percorso degli occhi quando si segue un oggetto in movimento. Inoltre, potrebbe sottoporvi a un test del movimento oculare (VNG- Nistagmografia ) in cui si esamina l’organo dell’equilibrio ( apparato vestibolare) anche mediante una stimolazione termica bilaterale con acqua o aria calda e fredda.

    Manovre vestibolari. Se il medico sospetta che le vertigini siano causate da una vertigine parossistica posizionale benigna, dovuta al distacco di otoliti ( piccoli sassolini che si trovano in alcune strutture all’interno dell’organo vestibolare) può eseguire alcuni test di movimento della testa, chiamati manovra di Dix-Hallpike  o manovra di Semont ,per verificare la diagnosi.

    Posturografia. Questo test studia la stabilità posturale e  indica al medico quali sono le parti del sistema dell'equilibrio su cui si fa maggiore affidamento e quelle che possono risultare deficitarie o patologiche.  Si sta in piedi a piedi nudi su una piattaforma e si cerca di mantenere l'equilibrio in varie condizioni proposte durante l’esame.

    Test della sedia rotatoria. Durante questo test ci si siede su una sedia controllata da un computer che si muove molto lentamente in un cerchio completo. A velocità più elevate, si muove avanti e indietro in un arco molto piccolo.

    Inoltre, potrebbero essere eseguiti esami del sangue per verificare la presenza di infezioni e altri esami per controllare la salute del cuore e dei vasi sanguigni.

    Ulteriori informazioni possono derivare dallo studio radiologico dell’orecchio con TAC  ad alta definizione dell’orecchio e dell’encefalo con Risonanza Magnetica.


  • Trattamento

    Le vertigini spesso migliorano senza trattamento. Nel giro di un paio di settimane, l'organismo di solito si adatta alla causa.In caso di trattamento, il medico si baserà sulla causa del disturbo e sui sintomi. Può includere farmaci ed esercizi di equilibrio. Anche se non viene individuata alcuna causa o se le vertigini persistono, i farmaci e altri trattamenti possono rendere i sintomi più gestibili e tollerabili.

  • Farmaci

    Diuretici. In caso di malattia di Meniere, il medico può prescrivere un diuretico sia per bocca che eventualmente per infusione endovenosa. Questo, insieme a una dieta a basso contenuto di sale, può contribuire a ridurre la frequenza degli episodi di vertigini.

    Farmaci antivertiginosi che alleviano le vertigini e la nausea. Il medico può prescrivere farmaci per fornire un sollievo immediato da vertigini, capogiri e nausea, tra cui antistaminici e anticolinergici da prescrizione. Molti di questi farmaci causano sonnolenza.

    Ansiolitici. Diazepam (Valium) e alprazolam (Xanax) appartengono a una classe di farmaci chiamata benzodiazepine, che può causare dipendenza. Possono anche causare sonnolenza.

    Farmaci preventivi per l'emicrania. Alcuni farmaci possono aiutare a prevenire gli attacchi di emicrania.

    Terapia

    Manovre di posizionamento della testa. Una tecnica chiamata riposizionamento degli otoliti (o manovra di Epley o liberatoria di Semont o manovra di Gufoni, ecc.) di solito aiuta a risolvere la vertigine posizionale parossistica benigna più rapidamente rispetto alla semplice attesa che le vertigini scompaiano. Può essere eseguita dal medico otorino o  da un audiologo e consiste nel manovrare la posizione della testa. Di solito è efficace dopo uno o due trattamenti. Prima di sottoporsi a questa procedura, informate il medico  se avete problemi al collo o alla schiena, un distacco della retina o problemi circolatori importanti ai vasi sanguigni.

    Terapia dell'equilibrio. È possibile imparare esercizi specifici per rendere il sistema dell'equilibrio meno sensibile al movimento. Questa tecnica di terapia fisica è chiamata riabilitazione vestibolare. È utilizzata per le persone che soffrono di vertigini dovute a patologie dell'orecchio interno come la neurite vestibolare e che presentano evidenti difficoltà nel compensare i disturbi vertiginosi.

    Psicoterapia. Questo tipo di terapia può aiutare le persone le cui vertigini sono causate da disturbi d'ansia o depressivi.

    Procedure chirurgiche o di altro tipo

    Iniezioni intratimpaniche. Il medico può iniettare nell'orecchio interno attraverso una puntura del timpano l'antibiotico gentamicina o un farmaco cortisonico (desametazone) per disattivare la funzione alterata dell'equilibrio. L'orecchio non interessato ed il sistema nervoso centrale compensano nel tempo  tale funzione che viene soppressa nell’orecchio patologico.

    Rimozione dell'organo di senso dell'orecchio interno. Una procedura raramente utilizzata è la labirintectomia. Si tratta di disattivare il labirinto vestibolare nell'orecchio colpito. L'altro orecchio assume la funzione di equilibrio. Questa tecnica può essere utilizzata se si ha una grave perdita dell'udito e le vertigini non hanno risposto ad altri trattamenti.


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