Otosclerosi

L’otosclerosi è una malattia progressiva dell’orecchio medio e interno dovuta ad un processo di riassorbimento osseo ( otospongiosi) simil-infiammatorio seguito da una sclerosi (otosclerosi) della capsula labirintica , cioè del guscio osseo che avvolge l’orecchio interno. Solitamente colpisce nel tempo entrambe le orecchie e nel mondo occidentale è tra le prime cause di sordità acquisita.
La lesione otosclerotica predilige con maggior frequenza la platina della staffa (finestra ovale) con accumulo anomalo di osso neoformato che riduce o blocca i movimenti della staffa, a seguire può interessare la finestra rotonda , il promontorio e meno frequentemente la coclea ( otosclerosi cocleare). La vera causa dell’otosclerosi attualmente è sconosciuta. La patologia sembra avere una genesi multifattoriale, su base ereditaria ( familiarità positiva in circa il 50% dei casi) ed ormono-metabolica. Presenta rare forme autosomiche dominanti causate da un singolo gene in relazione al cromosoma sessuale X e questo potrebbe spiegare la prevalenza nel sesso femminile. Il virus del morbillo sembra rappresentare un fattore scatenante nei soggetti con predisposizione genetica all’otosclerosi. La malattia colpisce con maggior frequenza il sesso femminile (70% circa), in particolare fra i 20 e i 40 anni, e può presentare un aggravamento clinico durante la gravidanza e l’allattamento per una influenza ormonale sul metabolismo osseo. Anche se circa il 10% degli adulti presenta un certo grado di otosclerosi, solo il 10 % circa delle persone affette sviluppa poi la forma clinica con una ipoacusia trasmissiva lentamente progressiva.


