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Otite esterna

GRIMALDI MAURIZIO • gen 13, 2024
Otite esterna

Si tratta di una infiammazione batterica, micotica o allergica della cute e del sottocutaneo del condotto uditivo esterno con eventuale interessamento della membrana timpanica (miringite) con edema flogistico delle pareti del condotto ed otorrea.

  • Cause

    Microtraumi del condotto uditivo esterno da grattamento , coton-fioc, unghie, ecc; sensibilizzazione a prodotti di lavaggio dei capelli, tinture per capelli o altri prodotti cosmetici (saponi, shampoo, spray per capelli), bagni o tuffi in piscine pubbliche, soprattutto in presenza di esostosi; eczema del condotto uditivo come condizione predisponente; auricolari per protesi acustiche , per cellulari o per ascoltare musica; uso prolungato di gocce auricolari  antibiotiche che possono favorire l’otomicosi.

  • Germi patogeni coinvolti

    Pseudomonas aeruginosa (60%), stafilococco aureo, proteus vulgaris, streptococco species, candida albicans, aspergillusi niger; a volte infezioni miste batteriche e micotiche.

  • Sintomatologia

    Inizia con prurito , successivamente compare forte dolore, rigonfiamento del condotto uditivo che appare stenotico, dolore alla masticazione e alla compressione del trago e del padiglione auricolare, secrezione infetta, risentimento flogistico dei linfonodi retro e preauricolari ed ipoacusia trasmissiva.

  • Diagnosi

    Otoscopia e se possibile otoendoscopia; in casi selezionati e dopo insuccesso terapeutico, eseguire tampone auricolare con antibiogramma e ricerca dei miceti; eventuali esami di laboratorio con emocromo, VES, PCR, glicemia; audiometria indicata in caso di persistenza della ipoacusia dopo terapia; eventuali prove allergiche per individuare allergeni da contatto, in particolare nei casi recidivanti. 


    In caso di resistenza alle terapie mediche con cronicizzazione del processo flogistico ed in presenza di diabete o immunodeficienza ed in caso di positività del tampone auricolare per lo Pseudomonas, bisogna sospettare una otite esterna necrotizzante o maligna e programmare una TAC dell’osso temporale e della base cranica con mdc ad alta definizione, una scintigrafia ossea con Gallio citrato Ga 67, monitorando anche gli esami di laboratorio (in particolare la VES ) e l’evoluzione della sintomatologia dolorosa.

  • Terapia

    Trattamento locale meticoloso:

    • pulizia accurata del condotto uditivo con aspirazione delicata delle secrezioni e del materiale infetto.
    • eventuali lavaggi auricolari con soluzioni di acido borico al 3% o con soluzioni borosaliciliche da utilizzare sempre tiepide a 37° C per evitare stimolazioni vertiginose.
    • eventuale inserimento nel condotto di una strisciolina di garza imbibita di corticosteroidi e antimicrobici in associazione da rimuovere periodicamente.
    • instillazione di gocce auricolari cortisoniche e antibiotiche
    • nei casi di otomicosi , instillazione di gocce auricolari antimicotiche ( possibilmente associazione di due antimicotici in modo da poter contrastare sia la candida che l’aspergillo) per un periodo di almeno 20-30 giorni per evitare recidive .
    • analgesici al bisogno e cortisonici per os per alcuni giorni in caso di marcato edema del condotto uditivo
    • terapia antibiotica per via sistemica in caso di pazienti diabetici o di marcato edema e  dolore locale o di ingrossamento dei linfonodi regionali. Consigliabili antibiotici chinolonici o penicilline o cefalosporine attive sullo Pseudomonas.

    In caso di otite esterna lieve , senza edema flogistico del condotto non sono indicati antibiotici per via sistemica. Evitare l’uso prolungato di gocce auricolari antibiotiche e cortisoniche poiché possono esporre al frequente rischio di una otite esterna fungina (otomicosi).







    Prognosi


    Tendenza alla recidiva in presenza di eczema cronico del condotto, micosi, esostosi o diabete mellito.


    A scopo preventivo non bisogna eccedere con la pulizia dell’orecchio, evitare microtraumi ed il grattamento 

  • Prognosi

    Tendenza alla recidiva in presenza di eczema cronico del condotto, micosi, esostosi o diabete mellito.


    A scopo preventivo non bisogna eccedere con la pulizia dell’orecchio, evitare microtraumi ed il grattamento.

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